Cassazione: la mancata comparizione dei coniugi all'udienza presidenziale non comporta la nullità della sentenza di divorzio. (Avvocatoandreani.it)
Fonte: Studio Legale Andreani, Rassegna Diritto di FamigliaLo ricorda la prima sezione civile della Cassazione con l'ordinanza n. 17336 del 23/07/2010. - Svolgimento del processo e motivi della decisione. La relazione depositata ai sensi dell'art. 380 bis c.p.c. è del seguente tenore: …
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Cassazione: non commette reato padre con gravi disturbi della personalità che non mantiene figli (Studiocataldi.it)
Fonte: Studio Cataldi, Novità SentenzeCon la sentenza n. 32333 la Corte di Cassazione ha stabilito che il genitore con gravi disturbi psichici che privi i propri figli dei mezzi di sussistenza non può essere condannato. La sentenza è l'esito del ricorso dell'uomo che in seguito alla cond…
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Il disturbo di personalità salva il padre separato che non mantiene i figli (Ilsole24ore.com)
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e TributiPer gli ermellini un vizio parziale di mente esclude il dolo e quindi la condanna per la violazione degli obblighi di assistenza familiare…
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Mantenimento: le spese possono essere richieste unitamente alla domanda di accertamento giudiziale della paternità (Laprevidenza.it)
Fonte: La Previdenza, Diritto di FamigliaCassazione civile, Sentenza 20.7.2010 n. 17914…
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Non commette reato il genitore con gravi problemi psichici che non mantiene i figli (Telediritto.it)
Fonte: Telediritto, Diritto PenaleNon può essere condannato per essersi sottratto agli obblighi di assistenza nei confronti dei figli il genitore con gravi disturbi psichici che non è in grado di rendersi conto che li priva dei mezzi di sussistenza. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza 34333 di oggi, ha accolto il ricorso di un uomo di Lecco condannato dalla Corte d'Appello di Milano per aver fatto mancare i mezzi di sussistenza ai due figli minori. L'uomo, come accertato dalla perizia psichiatrica, era affetto da un grave disturbo della personalità che lo portava sospettare degli altri e incideva negativamente sulla sua capacità intellettiva, anche se, secondo il perito, permaneva comunque una capacità di volere. Il padre dei due minori da un lato si preoccupava per loro in modo quasi ossessivo, dall'altro li privava del sostentamento. Si trattava insomma di una seminfermità mentale che aveva indotto i giudici d'appello a riconoscere la diminuente del vizio parziale di mente, la pena era quindi stata ridotta a un mese e dieci giorni di reclusione. I legali dell'uomo impugnavano la condanna, sostenendo che, in virtù del disturbo paranoide del loro assistito, dovesse essere completamente escluso l'elemento soggettivo del reato. La sesta sezione penale ha accolto la tesi difensiva e ha stabilito che, proprio l'autonomia tra le nozioni di imputabilità e colpevolezza impone "l'indagine in ordine alla sussistenza o meno, nel comportamento tenuto dall'agente, dell'elemento soggettivo del reato, indagine che implica la verifica in concreto dell'eventuale incidenza che lo stato patologico può avere avuto sulla condotta considerata, per stabilire se questa si riveli alterata in modo sostanziale nella sua connotazione psicologica". Indagine che, nel caso del padre di Lecco, avrebbe dovuto considerare che "il grave perturbamento psichico di cui era portatore l'imputato all'epoca dei fatti si è inevitabilmente riverberato, per quello che emerge dalla stessa sentenza impugnata, sulla normalità del processo rappresentativo e volitivo del medesimo imputato". Con queste motivazioni gli Ermellini hanno annullato la condanna inflitta all'uomo. Ilaria Piazza…
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Qualche suggerimento per conquistare i single (Laprevidenza.it)
Fonte: La Previdenza, Diritto di Famigliaa cura D.ssa Mariagabriella Corbi…
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