Assegno di mantenimento e mora debendi (Laprevidenza.it)
Fonte: La Previdenza, Leggi e NormativeCorte di Cassazione Sez. Prima Civ. - Sent. del 02.12.2011, n. 25871 - Mariagabriella Corbi…
[leggi tutto…]
È reato dire alla moglie "ti ammazzo" anche in fase di separazione (Ilsole24ore.com)
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e TributiDire alla moglie, in via di separazione, "ti ammazzo" fa scattare il reato di minaccia anche se non c'è l'intenzione di passare ai fatti. La Corte di cassazione con la sentenza 46542…
[leggi tutto…]
È reato dire alla moglie ti ammazzo (Telediritto.it)
Fonte: Telediritto, Diritto PenalePer la condanna è sufficiente il timore del destinatario Commette reato di minaccia il marito che dice alla moglie ti ammazzo senza passare alle vie di fatto.Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 46542 del 16 dicembre 2011, ha reso definitiva la condanna nei confronti di un 51enne di Ostia che aveva minacciato la moglie senza passare poi alle vie di fatto.In particolare la quinta sezione penale ha sottolineato quanto all'espressione usata che la sua rilevanza penale, a norma dell'art. 612 c.p., è determinata dalla configurazione della minaccia come reato di pericolo per la sua integrazione non è richiesto che il bene tutelato sia realmente leso, bastando che il male prospettato possa incutere timore nel destinatario, menomendone potenzialmente, secondo un criterio di medianità riecheggiante le reazioni della donna e dell'uomo comune, la sfera di libertà morale . Debora Alberici…
[leggi tutto…]
Responsabilità civile: il genitore che non dimostra di aver impartito un'adeguata educazione al figlio minore risponde dei danni provocati da quest'ultimo (Eius.it)
Fonte: EIUS, GiurisprudenzaCorte di cassazione, sezione III civile, 6 dicembre 2011, n. 26200 - I criteri in base ai quali, ai sensi dell'art. 2048 c.c., va imputata ai genitori la responsabilità per gli atti illeciti compiuti dai figli minori consistono sia nel potere-dovere di esercitare la vigilanza sul comportamento dei figli stessi, sia anche, e soprattutto, nell'obbligo di svolgere adeguata attività formativa, impartendo ai figli l'educazione al rispetto delle regole della civile coesistenza, nei rapporti con il prossimo e nello svolgimento delle attività extrafamiliari. Al fine di superare la presunzione di colpa stabilita dalla predetta disposizione, è necessario che i genitori offrano, non già la prova legislativamente predeterminata di non aver potuto impedire il fatto (e ciò perché si tratta di prova negativa), bensì quella positiva di aver impartito al figlio una buona educazione e di aver esercitato su di lui una vigilanza adeguata, il tutto in conformità alle condizioni sociali, familiari, all'età, al carattere ed all'indole del minore. Inoltre, l'inadeguatezza dell'educazione impartita e della vigilanza esercitata su di un minore può essere ritenuta, in mancanza di prova contraria, dalle modalità dello stesso fatto illecito, che ben possono rivelare il grado di maturità e di educazione del minore, conseguenti al mancato adempimento dei doveri incombenti sui genitori, ai sensi dell'art. 147 c.c….
[leggi tutto…]